Torrione di Porta Castello

Torrione di Porta Castello – Orario: Sabato (alle 15, alle 16 e alle 17)

 

Dettagli storici sul Torrione

Il Torrione di porta Castello, inserito nella cinta urbana medievale facente parte, all’epoca, del cosiddetto “Castello”, venne costruito nel 1343 durante l’occupazione scaligera di Vicenza, probabilmente ristrutturando e ampliando una precedente casa-fortezza appartenuta ad Ezzelino da Romano. Con tale robusta testata difensiva, gli Scaligeri intendevano mantenere al sicuro la via per Verona.
Costituiva, infatti, il più potente ed antico dei vari che munivano la città nel medioevo.
Con l’aggiunta del coronamento merlato e della lanterna superiore, pertinenti alla successiva dominazione Viscontea, il Torrione assunse le fattezze attuali.
Nel corso del ’600, il Castello, ormai privo del suo ruolo difensivo, fu venduto – tranne il Torrione perché di pubblico passaggio – dalla Serenissima ai Valmarana, che ne trasformarono l’ala nord in un palazzo affacciato sul loro antico giardino.
Lo smantellamento delle parti residue, alla fine del ’700, lasciò pressoché integro il Torrione.
Tuttavia, tra l’800 e il ’900, per motivi di viabilità, fu raddoppiato l’arco d’ingresso e il Torrione affiancato da due passaggi pedonali.
L’ultimo restauro risale al 1999.
Resta tuttora identificabile il perimetro interno dell’antico Castello – corte d’armi – nell’ampio spazio rettangolare che si apre oltre il portale del Torrione, prospiciente corso Palladio.

Nell’ambito dell’iniziativa Giornate Nazionali dei Castelli vengono proposti due percorsi tematici

Il primo condurrà alla scoperta del Torrione di Porta Castello, gestito dalla Fondazione Coppola che ha acquistato e donato il Torrione medievale al Comune di Vicenza in cambio di un usufrutto di trent’anni e che il prossimo 5 maggio aprirà al pubblico con una mostra di arte contemporanea “La Torre”, il secondo consentirà di percorrere il tratto di mura scaligere da Porta Santa Croce fino alla Rocchetta e al Giardino Valmarana Salvi.

Percorso al Torrione di Porta Castello

Il percorso, condotto dalle socie dell’associazione culturale Ardea, partirà dal Giardino Valmarana Salvi per poi salire le rampe che portano alla sommità del Torrione e aiuteranno ad approfondire la conoscenza della città e il ruolo del monumento nella Vicenza del passato. Il Torrione di porta Castello, inserito nella cinta urbana medievale facente parte, all’epoca, del cosiddetto “Castello”, venne costruito nel 1343 durante l’occupazione scaligera di Vicenza, probabilmente ristrutturando e ampliando una precedente casa-fortezza appartenuta ad Ezzelino da Romano. Con tale robusta testata difensiva, gli Scaligeri intendevano mantenere al sicuro la via per Verona. Costituiva, infatti, il più potente ed antico dei vari che munivano la città nel medioevo. Con l’aggiunta del coronamento merlato e della lanterna superiore, pertinenti alla successiva dominazione Viscontea, il Torrione assunse le fattezze attuali. Nel corso del ’600, il Castello, ormai privo del suo ruolo difensivo, fu venduto – tranne il Torrione perché di pubblico passaggio – dalla Serenissima ai Valmarana, che ne trasformarono l’ala nord in un palazzo affacciato sul loro antico giardino. Lo smantellamento delle parti residue, alla fine del ’700, lasciò pressoché integro il Torrione. Tuttavia, tra l’800 e il ’900, per motivi di viabilità, fu raddoppiato l’arco d’ingresso e il Torrione affiancato da due passaggi pedonali. L’ultimo restauro risale al 1999. Resta tuttora identificabile il perimetro interno dell’antico Castello – corte d’armi – nell’ampio spazio rettangolare che si apre oltre il portale del Torrione, prospiciente corso Palladio.

Percorso alle mura e alla Rocchetta, da porta Santa Croce al Giardino Salvi

L’itinerario lungo le mura scaligere di Vicenza condurrà al Giardino Valmarana Salvi. dove si potranno vedere dall’esterno il Torrione e la Loggia Valmarana. Gli architetti neolaureati, laureandi e studenti Iuav faranno conoscere ai partecipanti la storia della città e delle sue mura fino a raggiungere la fortificazione della Rocchetta, descrivendo le tecniche costruttive e delineando i percorsi idrici di Seriola e Bacchiglione fino ad arrivare al Giardino Valmarana Salvi dove si potrà visitare la mostra in Loggia Valmarana.

Il punto di ritrovo è fissato nel piazzale antistante la chiesa dei Carmini, in corso Fogazzaro. Dopo brevi cenni introduttivi si proseguirà verso porta Santa Croce dove verrà illustrata la storia della città di Vicenza dall’origine romana ad oggi ricordando la deviazione del corso di Seriola e Bacchiglione che ha modificato la conformazione del territorio.

Ci si fermerà poi in viale Mazzini, lungo le mura scaligere fino a raggiungere la Rocchetta risalente alla fine del 1300, fortificazione con base quadrata (32 per 32 metri) con quattro torri agli angoli, anch’esse a base quadrata. Nella muratura di pietra e mattoni si inserisce, nella facciata principale, la pietra di Montecchio: qui si innestava il ponte levatoio. Nel grande arco veniva fatta passare una deviazione della Seriola con funzione di protezione per la città.

Si raggiungerà poi l’arco a tutto sesto tra viale Mazzini e via Bonollo (1926) percorrendo il tratto di mura che collegava la Rocchetta al Giardino Valmarana Salvi, ancora in parte presente ma integrato negli edifici.

Al Giardino Salvi si potranno osservare Porta Castello e il Torrione, resto superstite del Castello Scaligero, trasformato dai Conti Valmarana da fortezza a residenza suburbana in epoca rinascimentale. Il giardino, prima all’italiana, ora all’inglese, realizzato tra il 1552 e il 1555 dal conte vicentino Giacomo Valmarana, viene aperto al pubblico nel 1592 con la costruzione della Loggia Valmarana. Non mancheranno cenni all’ex scuola Giusti, alla Loggia Longhena e all’Ex Fiera Campionaria. Ultima tappa di questo percorso sarà la Loggia Valmarana, sede della mostra curata dall’Università Iuav di Venezia.

Percorso al Torrione: durata di circa un’ora. Sabato 11 e domenica 12 maggio, due percorsi al mattino alle 9 e alle 10, e due il pomeriggio, alle 18 e alle 19, per un massimo di 20 persone per ciascun turno.

Punto di ritrovo: ingresso del Giardino Salvi, verso piazza De Gasperi e porta Castello. I bambini con meno di 10 anni dovranno essere accompagnati.

Per accedere al monumento, a causa della presenza di scale, a tratti ripide e con gradini non sempre regolari, è necessario indossare scarpe adeguate, chiuse, senza tacchi, con suola non sdrucciolevole.

Percorso alle mura: durata di circa un’ora. Sabato 11 e domenica 12 maggio, tre al mattino alle 9.30, 10.30, 11.30 e tre al pomeriggio alle 14.30, 15.30, 16.30 per un massimo di 20 persone per ciascun turno.

Punto di ritrovo: piazzale della chiesa dei Carmini in corso Fogazzaro.

Informazioni e prenotazioni

Associazione Ardea, [email protected], cell 3465933662

www.istitutoitalianocastelli.it, www.facebook.com/istitutocastelli-veneto/