Storia di Torri di Quartesolo

 

Ponte_sul_TesinaLa torre presente nello stemma sta a ricordare una torre di legno costruita dai vicentini come apparato difensivo a protezione del ponte sul Tesina, intorno al secolo XIII. Il Nome di Torri di Quartesolo proviene da “Quartixolum”, nome di origine romana, che deriverebbe da “quartum milium solum” (al quarto miglio), cioè al quarto miglio dal municipio romano di Vicenza. Il miglio romano misura m. 1.475: quattro miglia corrispondono circa a 6 Km, distanza che separa Torri da Vicenza. Il toponimo Lerino deriverebbe da “Larine”, isoletta a fronte della Provenzanella nella quale sorgeva il cenobio, dedicato a San Martino, oppure da “Larin”, da “lar-lares” (cioè “focolare” o “dei della casa”). Nel 1297 i documenti propongono “Lerinum”. Per il termine Marola vi sono varie interpretazioni: dalla famiglia romana de “Maruli”, da “Marula” o “Mara”, rispettivamente “palude” e “canale”, che è la più realistica rispondendo alla conformazione geologica del terreno. Il nome definitivo di Marola appare in un documento del 1262. Torri di Quartesolo venne attraversata dalla via Emilia costruita nel 175 a.C. e perciò interessata da stanziamenti umani in tale periodo e a Lerino si è rinvenuto un cippo riportante il nome di due famiglie romane. Del MedioEvo non si sa molto e nel 1004 in un privilegio che il vescovo di Vicenza concede al monastero di San Pietro compare il toponimo “ad paludem de quartixolum”. Il ponte sul Tesina, passaggio obbligato da e per Padova, fortificato dai vicentini, fu al centro di lotte feroci come nel 1313 quando venne distrutta la torre. In seguito a varie vicissitudini il ponte venne ricostruito nel Cinquecento su progetto del Palladio. Nel Cinquecento vennero anche erette le ville Da Porto. Saltando nel tempo si sa che nel periodo napoleonico Torri subì un violento saccheggio e in seguito si realizzò l’unificazione in un solo comune di Torri, Lerino e Marola, che fino ad allora avevano goduto di vita autonoma. Durante le sue guerre mondiali vi furono numerose vittime e soprattutto Torri e Lerino subirono violenti bombardamenti. Nell’ultimo trentennio si è verificata una notevole esplosione demografica, dovuta anche al sorgere di molteplici attività commerciali.

ponte palladianoIl ponte sul fiume Tesina, ora inserito negli Itinerari Palladiani dalla Provincia di Vicenza, fu eretto su progetto di Andrea Palladio (presente nei “Quattro libri dell’architettura”) nel 1588 e anni seguenti. E’ in corso ora un progetto di ripulitura e recupero paesaggistico di questo manufatto che rappresenta un motivo degno di una visita a Torri di Quartesolo.

Due ville notevoli arricchiscono il patrimonio artistico di questo Comune.

P3110009La Villa Da Porto ora Rigon, sorta sulla riva destra del Tesina, risale al tardo Cinquecento e fu resa nelle forme attuali nel 1680.

villa da porto

La Villa Da Porto ora Slaviero, costruita tra il 1570 ed il 1572 dall’architetto Domenico Groppino per il condottiero Ippolito Da Porto. I dipinti che la decoravano sono ora al Museo Civico di Vicenza e in Sala Bernarda di Palazzo Trissino, sede municipale di Vicenza.

Intinerari nella natura

DSC_6113 DSC_6114 DSC_6116Dal punto di vista naturalistico possono essere effettuate delle passeggiate lungo gli argini del fiume Tesina, che più a monte riceve le acque del torrente Astico, del Tribolo, del Tergola oltre che di numerose rogge. Degna di essere vista è la maestosa Ginkgo Biloba, sita in via Aldo Moro n. 1, di fronte alla biblioteca comunale. La pianta vegeta in un giardino privato ma è perfettamente visibile dalla strada con la sua altezza di 26 metri e l’ampiezza della chioma di 7 metri. Si tratta di una pianta “fossile” ed ha un’età presunta di cento anni. La sua particolarità botanica è di non aver subito nessuna evoluzione da migliaia di anni. Un altro albero notevole è il Pioppo di via Marconi n. 6, alto circa 30 metri, con un’età presunta di novant’anni.

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