Itinerari romantici

 Che cos’è romantico ai giorni nostri? Gli atri muscosi e i fiori cadenti? Le ville? I grandi scenari?…….

Partiamo per questo viaggio sentimentale dal cuore antico di Vicenza. L’occhio segue le volute del fiume, varca antichi ponti, si sofferma su palazzetti dai preziosi inserti d’arte: è il rione Barche dove un tempo approdavano i burchi che dal mare e dalle lagune risalivano il Bacchiglione. Ritroviamo l’eco della Venezia dei mercanti nel gotico fiorito di finestre e portoni, nei portici e nei ballatoi che furono di fondaci, nelle volte in penombra dalle quali ancora emergono voci genuine.

http://www.visitpalladio.com/sites/default/files/imagecache/stage_slide/nodes/stage/1395/gallery/m1-ssfeliceefortunato-vicenza.jpgSan Valentino
Poi usciamo dal borgo, dove sorge la Basilica dei Santi Felice e Fortunato. Qui si onora con una bella festa, dal 1922, una reliqua di San Valentino patrono degli innamorati. Per la verità la tradizione della Festa di S. Valentino a Vicenza si ripete da 500 anni ed è stata spostata nella Basilica dei SS Felice e Fortunato a seguito della sconsacrazione della Chiesa di S.Valentino della quale si può apprezzare la facciata al civico 54 di Corso San Felice (oggi Lanaro Arredamenti).
Sono trascorsi oltre 1.730 anni da quel 14 febbraio, giorno dalla morte, e il culto di San Valentino, il vescovo guaritore di Terni, è sempre vivo. Nacque nel 170 dopo Cristo e morì, sul patibolo, quasi centenario nel 269. Venerato in tutto il mondo come il santo della pace e dell’amore, proclamato a furor di popolo come protettore degli innamorati gode di una enorme popolarità in tutto il mondo dal Giappone, agli Stati Uniti, all’Inghilterra e persino in Australia. Peraltro furono proprio gli anglicani d’Inghilterra e i protestanti degli Stati Uniti i primi a proclamarlo protettore degli innamorati e dove la ricorrenza del 14 febbraio, ufficializzata nel secolo scorso, è particolarmente sentita.

P1070085Villa Valmarana ai nani – la storia di Lajana
Qui vigilano, impietriti dal dolore, i nani che la leggenda vuole custodi di una fanciulla anch’essa deforme. La scelta dei nani fu un pietoso espediente per darle a credere di essere bella in una bella corte ma invano. Un giorno, affacciata al balcone vide passare uno splendido cavaliere e ne rimase colpita. Immediatamente però si rese conto della deformità e disperata, si tolse la vita. I suoi fidi servitori, dal dolore per la scomparsa della fanciulla, si pietrificarono ed oggi ricevono i visitatori dall’alto delle mura di Villa Valmarana.
Proseguendo verso la Rotonda si raggiunge la Valletta del Silenzio tanto cara al Fogazzaro e ancora oggi meta di passeggiate al chiaro di luna, mentre salendo verso il Santuario di Monte Berico si seguono le morbide ondulazioni dei Colli Berici dove salgono, oggi magari com moderne automobili, gli innamorati alla ricerca di silenzio e solitudine

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